Il Forum
Per accedere hai 2 possibilità
Link diretto per accedere: clicca qui
Gli abbonamenti sono ovviamente gratuiti
Puoi ricevere le novità di un argomento che ti interessa o di tutti e quindi seguire le risposte tramite notifiche
Oppure puoi ricevere la notifica quando qualcuno risponde ad un tuo commento oppure ti menziona direttamente
se hai bisogno di assistenza contattami nel modo che preferisci, nei link che trovi ad inizio pagina
Uno dei motivi principali per cui si inizia a leggere i Tarocchi è che si “sente” la voglia, che spesso coincide con la necessità, di usare questi fantastici strumenti A volte questo filo rosso attraversa la discendenza famigliare: C’è un’attrazione emotiva e in un certo senso spirituale A volte si scelgono strade alternative, come l’astrologia o le rune Poi nascono delle preferenze rispetto ad un mazzo rispetto ad un altro, piuttosto che un approccio. Ad esempio, c’è chi si sente a suo agio con i Tarocchi di Marsiglia, chi invece con i Rider Waite E sono sensazioni che vanno oltre l’aspetto storico e contestuale delle carte specifiche Ma quello che fa veramente la differenza, che spacca in due chi si approccia e vive di questo e in questo mondo è l’approccio Semplificando, Cartomanzia e Tarologia Cartomanzia vs Tarologia Io ovviamente non sono qui a stabilire dove sta il torto o la ragione Tendenzialmente, la storia indica che l’approccio corretto è quello tarologico Ma i fatti, quando un consulto viene eseguito ad hoc, smentiscono l’indicazione Chi utilizza l’approccio tarologico, in un certo senso, tende a sminuire la cartomanzia: l’approccio tarologico richiede tanto studio, formazione, capacità di ascolto, di osservazione E’ un ‘attività di tipo mentale, che non esclude l’empatia Chi utilizza l’approccio della Cartomanzia, esalta le sue doti empatiche e di ascolto, il suo sentire Non è tanto importante l’aspetto pragmatico e analitico, i significati dei simboli o della carta in sè, quanto il messaggio “che arriva”, il sentire cosa “vogliono dire” E’ un approccio di tipo intuitivo – emozionale Dal mio punto di vista, purtroppo (e sottolineo purtroppo), le potenzialità per lo sviluppo di ottime letture con l’approccio della Cartomanzia sono troppo spesso tenute ad un livello basso, perché si tralasciano diversi fattori fondamentali: forte aspetto mentale e controllo emotivo, che si ottiene con un ottimo regime nutritivo e rispetto per il binomio corpo-mente: solo per citare qualche aspetto Perché sappiamo tutti quanto un’emozione può incidere sul dialogo interno (e viceversa) O quanto una peperonata di cozze può incidere sullo stato psico-fisico 🙂 Ma non voglio che alla fine da una parte ci sono i buoni e dall’altra i cattivi Se parliamo dell’approccio Tarologico, ad esempio, potrei sottolineare l’importanza de: Quanti, tra tutti quelli che eseguono l’approccio tarologico, tengono conto di questi 3 aspetti? Quelle che ho indicato sono solo delle possibili linee guida, che non devono essere necessariamente essere seguite Ho solo voluto dare degli spunti di crescita in più, magari a chi non sa ancora come “operare” o a chi è in cerca di informazioni per migliorare il proprio approccio Tu cosa ne pensi? Che approccio e che metodologia utilizzi? Uno dei motivi principali per cui si inizia a leggere i Tarocchi è che si “sente” la voglia, che spesso coincide con la necessità, di usare questi fantastici strumenti A volte questo filo rosso attraversa la discendenza famigliare: C’è un’attrazione emotiva e in un certo senso spirituale A volte si scelgono strade alternative, come l’astrologia o le rune Poi nascono delle preferenze rispetto ad un mazzo rispetto ad un altro, piuttosto che un approccio. Ad esempio, c’è chi si sente a suo agio con i Tarocchi di Marsiglia, chi invece con i Rider Waite E sono sensazioni che vanno oltre l’aspetto storico e contestuale delle carte specifiche Ma quello che fa veramente la differenza, che spacca in due chi si approccia e vive di questo e in questo mondo è l’approccio Semplificando, Cartomanzia e Tarologia Cartomanzia vs Tarologia Io ovviamente non sono qui a stabilire dove sta il torto o la ragione Tendenzialmente, la storia indica che l’approccio corretto è quello tarologico Ma i fatti, quando un consulto viene eseguito ad hoc, smentiscono l’indicazione Chi utilizza l’approccio tarologico, in un certo senso, tende a sminuire la cartomanzia: l’approccio tarologico richiede tanto studio, formazione, capacità di ascolto, di osservazione E’ un ‘attività di tipo mentale, che non esclude l’empatia Chi utilizza l’approccio della Cartomanzia, esalta le sue doti empatiche e di ascolto, il suo sentire Non è tanto importante l’aspetto pragmatico e analitico, i significati dei simboli o della carta in sè, quanto il messaggio “che arriva”, il sentire cosa “vogliono dire” E’ un approccio di tipo intuitivo – emozionale Dal mio punto di vista, purtroppo (e sottolineo purtroppo), le potenzialità per lo sviluppo di ottime letture con l’approccio della Cartomanzia sono troppo spesso tenute ad un livello basso, perché si tralasciano diversi fattori fondamentali: forte aspetto mentale e controllo emotivo, che si ottiene con un ottimo regime nutritivo e rispetto per il binomio corpo-mente: solo per citare qualche aspetto Perché sappiamo tutti quanto un’emozione può incidere sul dialogo interno (e viceversa) O quanto una peperonata di cozze può incidere sullo stato psico-fisico 🙂 Ma non voglio che alla fine da una parte ci sono i buoni e dall’altra i cattivi Se parliamo dell’approccio Tarologico, ad esempio, potrei sottolineare l’importanza de: Quanti, tra tutti quelli che eseguono l’approccio tarologico, tengono conto di questi 3 aspetti? Quelle che ho indicato sono solo delle possibili linee guida, che non devono essere necessariamente essere seguite Ho solo voluto dare degli spunti di crescita in più, magari a chi non sa ancora come “operare” o a chi è in cerca di informazioni per migliorare il proprio approccio Tu cosa ne pensi? Che approccio e che metodologia utilizzi? Credo sia abbasta difficile stabilire i limiti di alcuni discorsi perché implicano una serie di generalizzazioni che molto spesso non delineano in modo corretto le cose. Senza contare che ci sono molte zone grigie fra le parti, perché non esiste solo bianco e nero ma anche i grigi e i colori. Inoltre ci sono anche altri approcci ne non sono ne esattamente incasellabili nella cartomanzia ne totalmente nella tarologia di tipo jodoroskyano. Dovrei quotare varie frasi per esprimere una serie di pensieri relativi al discorso ma mi limiterò ad alcune. Magari non mi dilungo troppo, ma ci sarebbe anche da sottolineare che anche il termine tarologia si sta sdoganando da Jodorowsky, perché appunto c’è chi utilizza un sistema storico e un analisi del simbolo che non centra esattamente col suo pensiero, inoltre anche vari utilizzatori dei Waite-Smith stanno utilizzando un approccio tarologico, con un analisi del simbolo e un approccio psicologico. Per quanto mi riguarda ho una visione forse da terza via si potrebbe dire, dato che cerco ed ho un approccio psicologico verso i tarocchi e il loro utilizzo, con una certa etica verso una serie di domande da porre, utilizzo e approccio, ma non rinnego ne demonizzo il concetto di “previsione” inteso come possibilità date le premesse del presente, con ovviamente una visione evolutiva e di azione verso queste possibilità. Ne rinnego la componente intuitiva ma ovviamente ben equilibrata dai dati evidenti del simbolo e della sua interpretazione. Credo sia abbasta difficile stabilire i limiti di alcuni discorsi perché implicano una serie di generalizzazioni che molto spesso non delineano in modo corretto le cose. Senza contare che ci sono molte zone grigie fra le parti, perché non esiste solo bianco e nero ma anche i grigi e i colori. Inoltre ci sono anche altri approcci ne non sono ne esattamente incasellabili nella cartomanzia ne totalmente nella tarologia di tipo jodoroskyano. Dovrei quotare varie frasi per esprimere una serie di pensieri relativi al discorso ma mi limiterò ad alcune. Magari non mi dilungo troppo, ma ci sarebbe anche da sottolineare che anche il termine tarologia si sta sdoganando da Jodorowsky, perché appunto c’è chi utilizza un sistema storico e un analisi del simbolo che non centra esattamente col suo pensiero, inoltre anche vari utilizzatori dei Waite-Smith stanno utilizzando un approccio tarologico, con un analisi del simbolo e un approccio psicologico. Per quanto mi riguarda ho una visione forse da terza via si potrebbe dire, dato che cerco ed ho un approccio psicologico verso i tarocchi e il loro utilizzo, con una certa etica verso una serie di domande da porre, utilizzo e approccio, ma non rinnego ne demonizzo il concetto di “previsione” inteso come possibilità date le premesse del presente, con ovviamente una visione evolutiva e di azione verso queste possibilità. Ne rinnego la componente intuitiva ma ovviamente ben equilibrata dai dati evidenti del simbolo e della sua interpretazione. Cartomanzia vs Tarologia: chi vince?
li leggeva la nonna, la mamma…
li leggeva la nonna, la mamma…
C.G. Jung
—-
SERVIZI PRINCIPALI
Marketing
>>> Vuoi lavorare e guadagnare leggendo i Tarocchi?
Cartomante Digitale –
video-lezioni gratuite clicca qui
Consulti
>>> Vuoi provare un consulto dei Tarocchi innovativo, efficace ed esclusivo?
Ottieni subito un video della tua lettura con Area Segreta Riservata – clicca qui
I Social
Facebook
Instagram
Youtube
Telegram
Coach dei Tarocchi 2021 by Alessandro Vanin via Perlan 19/a 30174 Venezia P.I. 04647620279